100 anni di Deichmann

Parlando di low cost e shopping online, finiamo quasi sempre a pensare (sbagliando) ad aziende nate da pochi anni. Aziende magari nate guardando al futuro, che posizionano il fashion al primo posto nella scala delle priorità. Aziende, dunque, senza storia.

H&M ha già smentito qualsiasi dubbio: fu nel 1947 che Erling Persson creò la prima collezione Hennes, in svedese per “lei”. Nel 1968, con l’acquisizione, a Stoccolma, del negozio Mauritz Widforss, produsse anche abiti per l’uomo. Ecco Hennes & Mauritz, H&M.

Ma oggi vi voglio parlare di un altro brand che si è saputo reinventare nel tempo, che ha saputo guardare al futuro con furbizia, capacità e lungimiranza: Deichmann

In questo caso tutto ebbe inizio addirittura nel 1913 a Borbeck, nel cuore della Ruhr, quando Heinrich Deichmann (classe 1888) aprì un calzaturificio insieme a sua moglie Julie. Acquistando le macchine per la riparazione, accelerò il suo lavoro, offrendo di conseguenza assistenza a prezzo ridotto.

Nel 1919 grand parte dei clienti dei Deichmann erano minatori, cui servivano scarpe economiche prodotte in fabbrica, e robuste. Nel 1930 venne aperta la prima filiale.

Difficili furono gli anni tra le due guerre, quando il fondatore rifiutava il regime dittatoriale, criticando la persecuzione dei suoi concittadini ebrei. Alla sua morte, nel 1940, l’attività fu portata avanti dalla moglie e dal figlio Heinz-Horst, studente di medicina e teologia. Nel 1945 Julie continuò la vendita delle ultime giacenze, ma ben presto assunse 12 dipendenti per riparare le scarpe portate dai clienti. Con il legno di pioppo e le cinghie dei paracadute vennero realizzate 50mila paia di scarpe.

Dopo il 1956 vennero aperti alcuni punti vendita Deichmann nelle città vicine, come Düsseldorf e Oberhausen. Heinz-Horst si sentiva, infatti, in dovere di continuare a fornire alla popolazione calzature di qualità ma economiche, obiettivo aziendale che vale ancora oggi.

Nel 1974 aprì il centesimo negozio nella città di Würzburg e quasi contemporaneamente iniziò il processo di internazionalizzazione, accanto al costante impegno sociale per aiutare persone bisognose in Germania, Europa, India e Tanzania.

Nel 2000 inizia la vendita online. Dopo due generazioni e 100 anni di storia, oggi l’azienda esporta in 23 paesi con oltre 3.325 negozi e da lavoro a circa 33.700 persone. Nel 2012 il gruppo ha venduto più di 165 milioni di paia di scarpe in tutto il mondo.

 

 

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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