I 10 quartieri più cool d’Europa

Un turismo europeo sempre più mirato. Se, infatti, tra le città più visitate del 2016 si confermano Londra, Parigi, Barcellona, Amsterdam e Roma, è sempre più diffusa la tendenza a visitarne un quartiere specifico. Come dire: una città non è fatta solo di monumenti e attrazioni famose, ma anche di lati nascosti e autentici. E spesso è proprio un quartiere a mettere in contatto con la cultura del posto e il modo di vivere dei suoi abitanti. Ecco perché il sito di viaggi Travel Supermarket ha eletto i 10 quartieri più cool del vecchio continente, per cultura, creatività e costo della vita.

Kreuzberg, Berlino, Germania

Ricco di graffiti e street art, Kreuzberg è il quartiere che una volta stava a cavallo tra Berlino est e ovest. Il Check-Point Charlie, posto di blocco sul confine, è l’ultimo ricordo di quegli anni bui e uno dei luoghi più visitati in città. Vi si trovano anche caffè alla moda, ristoranti multietnici e locali di musica alternativa. Il giovedì sera è d’obbligo una capatina all’evento di street food del Markthalle Neun.

Miera Iela, Riga, Lettonia

Il nome significa strada della pace e contraddistingue una zona molto vivace della capitale lettone, ricca di gallerie d’arte, negozi vintage e locali che la sera si popolano di turisti e gente del posto. Particolarmente consigliato Taka, un bar famoso per i suoi eccentrici eventi e il posto giusto dove provare un particolare vino estratto dalle mele, oltre alle birre locali. Il miglior periodo per visitare Miera Iela? L’estate, ovviamente, quando le temperature si alzano e il quartiere si colora grazie ai tantissimi fiori che vengono appesi ovunque.

Ancoats, Manchester, Gran Bretagna

Fu il primo sobborgo industriale al mondo, ma nell’ultimo ventennio molte delle fabbriche di Ancoats sono state riconvertite in imprese indipendenti, rendendolo oggi un quartiere fortemente artistico. Basta passeggiare lungo il canale per vedere come sia cambiato nel tempo, diventando il ritrovo prediletto di studenti e creativi. Sparsi per il quartiere, poi, si incontrano alcuni cannocchiali di ottone inseriti nei muri, che regalano una vista sugli interni, chiusi ormai da anni: tra questi un tunnel, l’interno di un mulino, un campanile e… un bagno.

Praga, Varsavia, Polonia

Si chiama Praga ma non è una città, bensì un quartiere di Varsavia. Una volta era uno dei più malfamati, ma è stato ripopolato negli ultimi anni da artisti e bohémien. Una delle sue attrazioni principali è il Neon Museum, che colleziona insegne luminose dal periodo della guerra fredda ad oggi. Mentre all’interno di Soho Factory, un’area industriale riconvertita in gallerie d’arte, trovate Kofi Brand, che serve il miglior caffè della città, e Warszawa Wschodnia, un ristorante di cucina fusion francese e polacca aperto 24/7.

Södermalm, Stoccolma, Svezia

Situato su un’isola, è uno dei posti migliori per godersi il panorama di Stoccolma, intrattenendosi tra vetrine e caffè di ogni tipo (soprattutto vintage). Sono molti, inoltre, quelli che presentano la doppia funzione e in questo caso occhio, perché qualcuno potrebbe sfilarvi la sedia su cui vi stavate accomodando per comprarla! Södermalm è ideale da visitare d’estate, quando la vita si accende con il Popaganda, un festival di musica, e il Pride più grande della Scandinavia.

Metelkova, Lubiana, Slovenia

A pari merito con Södermalm, si piazza al quinto posto il quartiere di Metelkova, nella città slovena di Lubiana. Nato da quella che in origine era una caserma, questo coloratissimo centro sociale autonomo è tra i più grandi squat d’Europa e il fulcro della vita notturna della città. Mentre ogni venerdì alle 8 del mattino apre, puntuale, il Odprta Kuhna, una grande cucina all’aperto dove assaporare di tutto, dal pollo fritto (una specialità slovena) alle torte vegane. Cercate un alloggio originale (e magari un po’ macabro)? L’Hostel Celica, situato al centro del quartiere, era originariamente una prigione: oggi offre camere a poco prezzo e al piano terra un piccolo museo racconta la storia di Metelkova.

Pigneto, Roma, Italia

Ebbene sì, nella classifica di Travel Supermarket non poteva mancare un quartiere italiano. E’ il Pigneto di Roma, con la via omonima a farne il cuore pulsante ricco di bar e locali. Complice anche la relativa vicinanza con l’università La Sapienza, è popolato da studenti fuori sede. Ideale se cercate un po’ di ristoro alla larga dalle zone più affollate di turisti e volete godervi un calice di vino a luce soffusa. Pasolini vi girò le principali scene del suo primo film Accattone.

Grünerløkka, Oslo, Norvegia

Storico quartiere popolare, oggi molti dei suoi edifici sono stati recuperati e trasformati in negozi e caffè che ospitano molte serate di musica live. E’ una zona famosa per lo shopping di design, vintage e dell’usato, ma anche un luogo dove trovare pace grazie ai suoi tanti parchi. Se avete fame, invece, dirigetevi al Mathallen, dove si trova di tutto tra street food (in particolare Hitchhiker), panetterie organiche, pescherie e piccoli birrifici.

Sredets, Sofia, Bulgaria

Il quartiere ospita la Pinacoteca Nazionale, il Museo di Storia Naturale, il Teatro Nazionale e l’Università, ma ci sono anche molti locali e negozi, tra cui Hambara, un bar nascosto e senza luce artificiale, illuminato solo da centinaia di candele. E’ noto per aver ospitato artisti e intellettuali durante l’occupazione comunista. A:part:mental, invece, è un grande centro culturale che propone serate di musica, proiezioni cinematografiche e grandi sessioni di giochi da tavolo.

Exarchia, Atene, Grecia

Sempre in ottava posizione c’è Exarchia, quartiere alternativo della capitale greca a due passi dal Politecnico e paradiso degli amanti della street art. Sono stati, infatti, gli intellettuali e gli artisti a renderlo un luogo estremamente vivace dal punto di vista culturale e una vetrina per raccontare le contraddizioni e le ingiustizie della città, attraverso gli innumerevoli murales che colorano gli edifici. Frequentissime le letture e i dibattiti politici all’interno delle librerie.

Kalamaja, Tallinn, Estonia

Il “Kultuurikilomeeter” (chilometro culturale) è una passeggiata di 2,5 km attraverso la storia di Kalamaja e un’occasione per esplorare un’altra faccia di Tallinn. Qui i vecchi edifici industriali, risalenti all’era sovietica, si alternano a negozi e gallerie d’arte, e sono tanti gli eventi che hanno luogo da queste parti, dalle sessioni di yoga ai tornei di ping pong. Per rifocillarsi dalla lunga camminata si suggerisce Kukeke, un bel bistrot ricavato da un deposito ferroviario, e Kivi Paber Käärid, che offre un menu totalmente gluten-free.

Nørrebro, Copenaghen, Danimarca

Nørrebro è una delle aree più verdi della capitale danese, oltre ad essere una delle più ricche dal punto di vista culturale. Tra le attrazioni principali spiccano Superkilen, una pista ciclabile a strisce e opera d’arte al tempo stesso, decorata da piante e manufatti provenienti da 60 Paesi, e il cimitero di Assistens, dove è sepolto il famoso scrittore Hans Christian Andersen. Visitatela d’estate, quando i vari festival come il 48timer animano il quartiere e la città con cibo, arte e musica nelle piazze e nei cortili.

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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