Longines Future Tennis Aces 2015 at Roland Garros

Sedici piccoli grandi campioni provenienti da altrettanti Paesi del mondo che si sfidano a colpi di racchetta sotto la Torre Eiffel. Per il sesto anno consecutivo Longines ha invitato promettenti stelle del tennis di età inferiore ai 13 anni al torneo Longines Future Tennis Aces 2015 sul Champ de Mars durante i Roland Garros 2015 di cui Longines è partner e Official Timekeeper dal 2007.

E’ stato emozionante vederli giocare, provare a parlare in inglese senza alcuno sforzo e, lasciato il campo, vederli divertirsi insieme come se nulla fosse. D’altronde questo è l’obiettivo di Longines: far conoscere giovani talenti, regalare ai ragazzi un training camp all’Accademia Longines prima del torneo e, soprattutto, insegnare ai futuri tennisti che questo è uno sport da vivere come tale, in modo genuino, come sana attività sportiva senza dimenticare il fairplay.

Dopo il lucky draw e due giorni di battaglie in campo, tra Casey Hoole (Australia), Holger Vitus Nodskov Rune (Danimarca), Arthur Cazaux (Francia), Hoi Man Kevin Wong (Hong Kong), Giorgio Tabacco (Italia), Ryotaro Koshiba (Giappone), Juan Pablo Lazo (Messico), Maksymilian Kasnikowski (Polonia), Alibek Kachmazov (Russia), Ahmad Naqib Bin Ahmad Azmi (Singapore), Carlos Alcaraz (Spagna), Jerome Kym (Svizzera), Nan-Hyun Lin (Taiwan) e Jameson Ryan Corsillo (Stati Uniti d’America) – i ragazzi sono stati selezionati dalle rispettive federazioni nazionali – ha avuto la meglio Xiaofei Wang (Cina), in finale con l’inglese Jack Pinnington Jones. Il cinese a sorpresa (non ci sono mai stati tennisti cinesi forti nella storia e questo è un segnale importante) ha vinto il trofeo, un orologio Longines e una borsa di studio annuale a copertura delle spese per le attrezzature tennistiche fino al compimento del 16esimo compleanno.

Patron del torneo l’ex-giocatore di tennis francese Arnaud Clément che perse in finale gli Australian Open 2001 contro Agassi: “Lui era semplicemente più forte di me. Oggi da capitano della squadra francese posso solo suggerire a questi ragazzi e ai suoi genitori di divertirsi, soprattutto se vogliono fare i professionisti”. L’impegno di Longines nei confronti delle promesse sportive non si limitata al tennis ma comprende l’equitazione, Premio Longines Future Racing Stars per le corse in piano, e lo sci alpino, con la competizione Longines Future Ski Champions.

Giorgio Tabacco

Tra le 16 promettenti stelle del Longines Future Tennis Aces anche un italiano. Giorgio Tabacco, classe 2003 di Messina, dall’età di 5 anni gioca a tennis due ore al giorno con il coach della Nazionale Gino Visalli e suo fratello Fausto (12 anni), due volte campione italiano di tennis. Amante della terra rossa e con un coraggio fuori dalla norma, quest’anno Giorgio ha vinto il campionato italiano. I suoi giocatori preferiti? Novak Djokovic , Roger Federer e Dustin Brown. Cosa desidera? La macchina lanciapalle che il padre di Agassi costruì per il figlio. Ricordate Open, il best seller di Andre? “Quando il drago punta dritto su di me spara una palla a 180 chilometri all’ora, emette un ruggito da belva assetata di sangue che mi fa sobbalzare ogni volta. Mio padre lo ha reso spaventoso di proposito… Papà dice che se colpisco 2500 palle al giorno, ne colpirò 17.500 alla settimana e quasi un milione in un anno. Crede nella matematica. I numeri, dice, non mentono. Un bambino che colpisce un milione di palle all’anno sarà imbattibile…”.

Ma Luigi, il padre di Giorgio, non è proprio come Mike Agassi. “Giorgio e Fausto hanno ereditato la mia passione ma non voglio che vivano questo sport in modo troppo competitivo. Gli dico sempre di costruire prima l’uomo altrimenti il giocatore non avrà mai valore”. Ha un aneddoto da raccontarci che ci descriva al meglio chi è Giorgio? “Certo, riguarda il suo primo torneo – continua Luigi Tabacco -. Il match andò malissimo, Giorgio non accettava di perdere un set dopo l’altro, urlava e ad un certo punto lasciò il campo. L’allenatore gli fece capire che se si comportava così non lo avrebbe fatto giocare per un po’. Io, per consolarlo, gli dissi che anche Nadal e Federer avevano perso molte partite quando erano piccoli. Giorgio rispose: peggio per loro!”.

Luigi, perché un bambino dovrebbe scegliere il tennis e non un altro sport? “Giorgio e Fausto viaggiano molto a causa dei tornei. Non so se sia giusto per la scuola ma ciò che mi spinge a farglielo fare è l’apertura mentale e alle lingue che porta questo mondo. Il tennis, inoltre, ha un livello formativo altissimo: è uno sport solitario che ti impara a prendere delle decisioni importanti in pochi secondi. Un bambino di 10 anni in un campo di 800 metri quadri viene stimolato a scegliere cosa è giusto e sbagliato. Spero che tutto si traduca in insegnamenti ed esperienze per la vita”.

Starring:

Gap sweater

Margherita customized sweater by Alessandro Tizzi

Hogan Interactive shoes

Hogan Mini Hobo bag

Fausto Colato for Moda a Colazione: a customized belt

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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