Sei regole per un bucato perfetto

Cari uomini, si racconta che, in mancanza delle mogli, abbiate vita dura con quell’alieno elettrodomestico chiamato lavatrice. Figuriamoci se dovete scegliere il detersivo giusto! – anche se siamo certe che da piccoli usavate il fustino del Dash per contenere le Lego. Per aiutarvi ho deciso di volare a Bruxelles, al centro di ricerca e sviluppo Fabric Care di Procter&Gamble, dove ogni giorno si creano i detersivi usati da 2 miliardi di persone all’anno. Lì si intervistano oltre 10mila consumatori ogni 365 giorni e si testano prodotti come Dash e Lenor su capi volutamente macchiati, lavati con acque diverse in 200 lavatrici provenienti da tutta la Terra e lasciati ad asciugare in stanze sottoposte a sei diversi climi mondiali. Infine la morbidezza del bucato viene provata da una tecnologia (un guanto molto speciale) presa in prestito dalla Nasa. Risultato? 40mila brevetti ottenuti. Abbiamo approfittato del laboratorio spaziale di Regis d’Hardemare, responsabile del Fabric Care, per stilare una guida al bucato perfetto, da strappate e attaccare alla lavatrice.

  1. Post-it: essenziale e scritto da vostra moglie. Vi ricorderà come accendere la lavatrice e individuare i lavaggi preferiti. Per esempio: bianchi, colorati, a mano.
  1. Prima di mettere i capi in lavatrice leggete le etichette per verificare che i tessuti siano lavabili in acqua.
  1. A questo punto scegliete il detersivo: in polvere per i bianchi perché presenta un potere pulente superiore del 20% rispetto ai detersivi liquidi, usati invece per i colorati. L’alternativa a entrambi sono le comode capsule salvaspazio da inserire direttamente nel cestello. Dal 2013 Dash si presenta in pods, palline tre in uno che lavano, smacchiano e ammorbidiscono i tessuti.
  1. Se optate per il detersivo liquido o in polvere, individuate la quantità giusta con il misurino (consigliata di solito sul packaging) perché troppo prodotto fa male al tessuto. Ci sono voluti 3 anni per creare il nuovo tappo del Dash che permette di grattare in modo “gentile” lo sporco visibile, come il giallo sotto le maniche delle camicie.
  1. Negli ultimi vent’anni la temperatura media del bucato è scesa di dieci gradi grazie allo sviluppo di particolari enzimi contenuti nei detersivi P&G. Oggi si può lavare tutto, dai bianchi ai colorati, a 30 gradi.
  1. Infine, fate la lavatrice alla sera – costa meno – e, a fine lavaggio, stendete subito il bucato altrimenti alcune proprietà del detersivo, come la profumazione, svaniranno.

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Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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